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Occorrente:
un pan di Spagna tagliato a 3 dischi.
Un panetto di pasta di mandorle colorata di verde.
Ricotta preparata e condita
come per la ricetta dei cannoli.
Uno sciroppo preparato con
acqua, zucchero e maraschino o limoncello.
Sfrutta candita a pezzi.
Capello d'Angelo (zuccata) tagliata a strisce.
Glassa di zucchero
Uno stampo apposito per cassate,
con le pareti a svasare,
in alternativa, una teglia rotonda.

Preparazione:
Foderare lo stampo con pellicola trasparente,
adagiare sul fondo un disco di pan di Spagna
e bagnarlo con lo sciroppo.
Foderare le pareti con rettangolini di pan di Spagna,
precedentemente bagnato con lo sciroppo,
alternati a rettangolini di pasta reale.
Per lo stampo da cassata i pezzetti devono avere
il lato superiore più largo di quello inferiore.
Riempire la teglia così foderata,
con la crema di ricotta preparata in precedenza,
pressando bene per non lasciare vuoti.
Chiudere con un altro disco di pan di Spagna
e inumidirlo con lo sciroppo.
Coprire con un piatto in modo da pressare bene il tutto.
Mettere in frigorifero per qualche ora.
Togliere la cassata dal frigo e il piatto di copertura,
adagiare un piatto da torta e rigirare la cassata.
Togliere la teglia e, delicatamente, la pellicola.
Passare con cura sulla superficie
un sottilissimo strato di glassa di zucchero
e aspettare che si asciughi perfettamente.
Decorare la cassata
con la frutta candita e il capello d'Angelo.
Conservare in frigo.

Buon appetito!
Amalia

 

Curiosità:
la cassata, anticamente veniva preparata
anche dalle suore dei conventi di clausura,
ma queste, se ne dedicavano al tal punto,
da trascurare le pratiche devozionali.
Alcuni sinodi si occuparono del fatto e,
addirittura, nel 1575, in quello di Mazzara del Vallo,
si arrivò a proibire la preparazione delle cassate
nei monasteri della diocesi.

 

 

 

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Grafica e testi © Amalia